Compendio di storia della filosofia medievale 2
Sul piano filosofico (ma la filosofia, a quell’epoca, comprende largamente ciò che noi chiameremmo le «scienze»), il Rinascimento rifiuta l’aristotelismo, che costituisce l’armatura del pensiero tardomedievale, a vantaggio di una filosofia di ispirazione platonica, più aperta, si pensa, alle ispirazioni religiose: «Chi ti invia a Platone, ti invia alla Chiesa» (M. Ficino).
Professore:
Serge Thomas Bonino O.P
Augustin Wiliwoli
INTRODUZIONE AL CORSO
Dal Rinascimento fino al XIX secolo, l’opinione sul Medioevo e sulla sua vita dottrinale dipende dal giudizio molto negativo che gli umanisti, a partire da Petrarca nel XIV secolo, hanno rivolto a questa «età di mezzo», a questa «notte di mille anni» che separa la luminosa Antichità dal tempo presente, che pretende di risuscitarne lo splendore. Gli uomini del Rinascimento, per esempio Erasmo nel suo Elogio della follia (1511), rivolgono una triplice critica alla scolastica, della quale essi, a dire il vero, non conoscevano che le forme più degeneri.
Indice del corso
Settima lezione: San Bonaventura
Ottava lezione: San Tommaso d’Aquino
Decima lezione: La svolta del 1277 e il movimento dottrinale alla fine del XIII secolo
Undicesima lezione: Giovanni Duns Scoto
Dodicesima lezione: La vita dottrinale nell’ordine dei Predicatori nel XIV secolo
Tredicesima lezione: Guglielmo d’Ockham e il movimento dottrinale alla fine del Medioevo
Vedi anche il corso : Compendio di storia della filosofia medievale 1